I filtri inerziali prodotti da Filtrotecnica Italiana sono separatori ad elevato rendimento, senza componenti mobili, che sfruttano la forza d’inerzia. Su questo principio Filtrotecnica Italiana ha sviluppato un filtro che racchiude in se importanti vantaggi di tipo costruttivo e funzionale, in particolare:
> elevata efficienza ed affidabilità di funzionamento nel tempo (documentata dai numerosi Certificati di Eccellenza rilasciati dai nostri clienti);
> capacità di trattare grandi volumi d’aria anche in condizioni gravose (es. ambienti desertici);
> dimensioni contenute;
> perdite di carico contenute e costanti;
> funzionamento continuo;
> versatilità di applicazione ed impiego;
> semplicità di installazione;
> basso impatto ambientale: gli elementi filtranti vengono puliti e non sostituiti e sono completamente riciclabili.I filtri inerziali vengono normalmente definiti autopulenti in quanto le polveri, separate dal flusso, vengono raccolte in apposito canale ed espulse all’esterno in modo continuo da un ventilatore secondario. E’ comunque buona norma provvedere periodicamente all’ispezione o all’eventuale pulizia degli elementi filtranti, specialmente in presenza di ambiente marino/salino, con elevata umidità e dopo tempeste di sabbia.
Principio di funzionamento
I filtri vengono definiti Inerziali in quanto, se ad un flusso d’aria carico di polveri od altre impurità imponiamo una forte deviazione, le particelle in esso contenute sono soggette ad una forza di inerzia, che tende a farle proseguire nella direzione di moto originario. La differenza di energia cinetica posseduta dalle particelle con masse diverse, favorisce la separazione delle impurità dal flusso d’aria. Il filtro è composto da una o più celle inerziali modulari assemblate, attraverso le quali l’aria carica di polveri subisce un’accelerazione e un brusco cambio di direzione. L’aria viene separata dalle polveri attraversando speciali feritoie. Le polveri notevolmente accelerate, mantengono un andamento rettilineo, proseguono all’interno della cella e vengono convogliate in un canale collettore. Le polveri sono poi aspirate ed espulse da un ventilatore secondario. Tale ventilatore, opportunamente dimensionato*, viene normalmente fornito a corredo dei filtri inerziali. Il Ventilatore secondario deve essere idoneo al trasporto di aria polverosa e deve avere una portata pari al 10% (circa) della portata del ventilatore primario.* Il Ventilatore è dimensionato per lo scarico diretto delle polveri in atmosfera, senza canalizzazioni sulla bocca di mandata.